Che cosa c' è dietro l'impotenza
ANDROLOGIA I DISTURBI DELL' EREZIONE IN MOLTI CASI SONO LA SPIA DI
ALTRE MALATTIE. DOPO I 50 ANNI SPESSO QUESTI SINTOMI NASCONDONO PROBLEMI
CIRCOLATORI. ECCO COME VANNO AFFRONTATI CORRETTAMENTE
Nella maggior parte dei casi i disturbi dell' erezione sono il primo
sintomo di un' altra malattia sottostante che, se non curata, può
portare nel tempo a conseguenze per la salute: è quanto emerge da uno
studio condotto dal Centro regionale di crioconservazione dei gameti
maschili dell' Azienda ospedaliera di Padova.
«Lo studio è stato
condotto con un duplice obiettivo - spiega Carlo Foresta, direttore del
Centro e docente di medicina interna presso l' Università di Padova -.
Da un lato, analizzare la frequenza di questi disturbi e come essi
vengono vissuti da entrambi i partner; dall' altro, fare emergere come i
sintomi siano in molti casi secondari ad altre malattie, la cui
diagnosi precoce è fondamentale. Il tutto, coinvolgendo i medici di
medicina generale, che dovrebbero essere i primi referenti per questi
pazienti». In collaborazione con i medici della Società italiana di
medicina generale (Simg) è stato, quindi, elaborato un questionario
anonimo, distribuito poi a 4.400 uomini padovani di età compresa fra i
40 e i 70 anni.
QUESTIONARI «Il 33% dei questionari è stato
compilato e restituito, indice che si tratta di una questione di grande
interesse per la popolazione maschile» sottolinea Foresta -. Un
intervistato su tre ha dichiarato disturbi di erezione, con frequenza
diversa a seconda dell' età: 3-4% fra gli uomini di 40-45 anni, e circa
30% sopra i 60 anni. Inoltre, sempre un intervistato su tre ha
dichiarato che anche la propria partner aveva problemi sessuali: una
percentuale piuttosto alta. Il dato, unico a livello internazionale,
indica che probabilmente anche nella donna questi disturbi non hanno
ancora trovato un inquadramento e una cura adeguati». La valutazione
clinica degli uomini che lamentavano una disfunzione erettile ha
svelato in molti casi la presenza di malattie che fino a quel momento
non avevano dato nessun altro sintomo. Infatti, in circa il 16%
degli uomini al di sopra dei 45 anni, l' esecuzione di una prova
cardiaca da sforzo ha mostrato la presenza di segni di ischemia cardiaca
all' elettrocardiogramma; nel 12 % dei casi, gli esami del sangue hanno
rivelato la presenza di diabete mellito; infine, nel 60% di questi
soggetti, è stato trovato un aumento del colesterolo. «L' impotenza,
in molti casi, è la spia di altre malattie - commenta Foresta -.
Infatti, a parte le cause più rare, come la malattia di Peyronie o le
malattie endocrine e i problemi psicologici, implicati in circa il 20-30
per cento dei casi di impotenza, la causa più frequente è una cattiva
circolazione del sangue nelle arterie: ciò accade nel 40 per cento degli
uomini oltre i 50 anni ed è dovuta di solito alla presenza di
ipertensione arteriosa oppure a un eccesso di colesterolo nel sangue, al
diabete, all' eccessivo fumo di sigaretta o all' obesità». E'
quindi necessario che questi soggetti smettano di sentirsi menomati e di
nascondere il problema con vergogna: è ora che capiscano che si tratta
di una malattia, che richiede prima di tutto una diagnosi adeguata e,
poi, la terapia più appropriata. «I farmaci per curare l' impotenza sono
molto efficaci, ma non possono essere l' unico provvedimento, anche
perché possono avere effetti collaterali - sottolinea Foresta -.
Inoltre, se si punta solo a risolvere il sintomo senza esaminare quale
può esserne la causa, si rischia di trascurare malattie importanti, che
nel tempo possono provocare gravi danni». Chi soffre di impotenza
deve quindi rivolgersi in prima battuta al proprio medico; solo dopo una
prima valutazione conviene richiedere una consulenza dello specialista
andrologo. Lo studio padovano ha fra l' altro dimostrato che le malattie
andrologiche sono molto frequenti: per esempio, l' infertilità colpisce
quasi il 10% degli uomini in età fertile, le disfunzioni sessuali quasi
il 25% della popolazione, l' andropausa riguarda il 40% degli
ultrasessantenni. «Mentre le donne hanno una certa familiarità con
la figura del ginecologo, gli uomini ricorrono al corrispettivo
maschile, cioè l' andrologo, molto più di rado - sottolinea Foresta -.
E' necessario che si diffonda una maggiore attenzione a queste malattie,
che in molti casi possono essere prevenute, o comunque, curate con
ottimi risultati se diagnosticate precocemente». Annalisa Miglioranzi
LE CAUSE ALL' ORIGINE DELLA DEFAILLANCE
Cause vascolari: circolazione
arteriosa difettosa a causa di ipertensione, diabete,
ipercolesterolemia, obesità, fumo (40% sopra i 50 anni) Cause
neurogene: danni alle terminazioni nervose implicate nell' erezione,
causati da diabete (10-20%), abuso di alcol, lesioni del midollo spinale
Malattie endocrine (per esempio ipogonadismo primitivo,
iperprolattinemia) Induratio penis di Peyronie Problemi
psicologici (20-30% dei casi) Ipertrofia prostatica benigna Esiti
di interventi chirurgici o di terapia radiante per cancro della
prostata
GLI ESAMI QUESTE LE INDAGINI UTILI
Per indagare le possibili
cause dell' impotenza, bisogna innanzitutto raccogliere informazioni su
eventuali malattie preesistenti e sull' eventuale uso di farmaci (per
esempio antipertensivi) o altre sostanze (compresi il fumo, gli
alcolici, o eventuali sostanze illecite). Deve essere poi eseguita una
visita medica, in particolare per quanto riguarda l' apparato
uro-genitale. Utili esami del sangue per valutare il metabolismo degli
zuccheri e dei grassi e i livelli di testosterone e prolattina.
LE
PILLOLE DELLA POTENZA I FARMACI SILDENAFIL
Rilassa la muscolatura
liscia attorno ai corpi cavernosi del pene, favorendo un maggiore
afflusso di sangue. E' attivo da un' ora dopo l' assunzione per le 4-6
ore successive. Gli effetti secondari sono dovuti soprattutto alla
riduzione della pressione arteriosa: si va dal mal di testa, al rossore
al volto, ai problemi digestivi, alle alterazioni della visione
(accentuazione delle tonalità blu). Può aumentare l' effetto dei farmaci
che agiscono sulla pressione. E' vietato a chi assume nitroderivati, a
chi ha subito un infarto, ai cardiopatici e a chi soffre di retinite
pigmentosa. Può essere usato,con estrema cautela, in soggetti ipo e
ipertesi.
VARDENAFIL, TADALAFIL. Il meccanismo d' azione è
simile a quello del sildenafil, ma sono ancora più potenti, più
selettivi e hanno un' azione più prolungata; dovrebbero essere
disponibili in Italia dal prossimo febbraio.
APOMORFINA. Agisce
sui recettori dopaminergici presenti nel sistema nervoso centrale. Può
provocare nausea, vertigini, sonnolenza, sudorazioni, cali pressori, che
in alcuni casi hanno provocato svenimenti fugaci. Non deve essere
associata all' alcol, a farmaci vasodilatatori o antivomito.
Ginseng
DALLA COREA PER L' AMORE Secondo uno studio coreano, oltre la metà degli
uomini con disfunzione erettile può ottenere realmente benefici dal
ginseng rosso, già accreditato popolarmente di queste proprietà. All'
Università di Seul 45 uomini con gravi disturbi dell' erezione sono
stati sottoposti a due trattamenti di otto settimane con ginseng rosso
coreano (900 mg) o placebo, inframmezzati da un periodo di due settimane
senza trattamento. Risultato: 27 uomini (cioè il 60% del campione)
hanno riferito un miglioramento con il ginseng, contro i 9 del placebo.
I dati degli studi CONFERME PER IL VIAGRA L' analisi di undici
ricerche, su più di 2500 pazienti, ha dato risultati positivi: la
pillola blu ha migliorato le prestazioni sessuali, indipendentemente
dall' età, dalla causa e dalla gravità del disturbo P er verificare che
quelle del Viagra (questo l' arcinoto nome commerciale del sildenafil)
non fossero soltanto promesse, alcuni medici della Mayo Clinic di
Rochester, negli Stati Uniti, hanno rivisto ben undici studi che avevano
utilizzato la famosa «pillola blu» per curare la disfunzione erettile
di 2667 uomini con età compresa fra i 23 e gli 89 anni. Il verdetto è
stato più che positivo: la pillola blu ha migliorato le prestazioni
sessuali dei pazienti trattati, aumentando la loro soddisfazione
sessuale e anche il benessere generale. Tutto ciò indipendentemente
dall' età, dalla causa dell' impotenza e dalla gravità del problema. Non
solo: il farmaco sarebbe altrettanto efficace anche quando utilizzato
per lunghi periodi, senza per questo comportare un maggior rischio di
effetti collaterali. Negli studi durati più di un anno, infatti, la
terapia a base di sildenafil ha risolto le disfunzioni erettili in più
del 95% dei pazienti trattati. Un successo su tutta la linea insomma.
«I risultati non fanno che confermare quanto già da tempo era noto
agli andrologi: sildenafil è infatti un farmaco molto utile per il
trattamento dell' impotenza, perché in grado di risolvere una
percentuale elevata di casi - informa Fabrizio Menchini Fabris, docente
di andrologia dell' Università di Pisa -. Unica avvertenza: considerarlo
in tutto e per tutto un farmaco. Assumerlo cioè nell' ambito di una
terapia medica ben precisa, senza improvvisare e soprattutto senza
considerarlo una pillola da inghiottire al momento del bisogno. E'
altrettanto indispensabile che sia l' andrologo a prescrivere il
farmaco. Il trattamento deve essere tagliato su misura per il singolo
paziente, adattando dosi e durata della terapia a ciascun caso: in
genere si inizia con un regime più "intenso" per diminuire pian piano le
dosi fino alla sospensione della cura. E il medico di famiglia,
naturalmente, non può sapere alla perfezione quali siano gli schemi di
trattamento più indicati». La presenza attenta dell' andrologo,
poi, garantisce un monitoraggio più stretto dei possibili effetti
collaterali che in passato hanno messo sotto accusa sildenafil. «Oggi
sappiamo bene quali possono essere le reazioni avverse della terapia con
Viagra: è quindi relativamente semplice gestire il paziente -
interviene l' andrologo -. Inoltre, non sono mai stati documentati
effetti diversi da quelli attesi e ciò ovviamente ci rassicura nell' uso
del farmaco». Tranquilli sì, ma è comunque doveroso controllare la
funzionalità cardiaca ed escludere la presenza di disturbi di pressione o
diabete prima di intraprendere la terapia. Con un occhio anche alle
proprie abitudini di vita: chi fuma o è molto stressato può non dover
ricorrere alla pillola dell' amore. Gli esperti assicurano, infatti,
che nel 20 per cento dei pazienti con difficoltà di erezione il Viagra
non serve: basta correggere il proprio stile di vita o, nel caso vi sia
una patologia che può provocare disturbi erettili, risolvere il problema
alla base.
Miglioranzi Annalisa, Meli Elena
Tratto da
corriere.it
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